Questo è un esercizio pratico per professionisti, ma aperto a tutti: è la cosiddetta “macchina del tempo”, detto anche “gioco del gambero”. Ne avete mai sentito parlare?
Si parte sempre da una storia: abbiamo deciso quello che vogliamo raccontare e dobbiamo ora scegliere le modalità per farlo. Il primo discrimine che di solito si decide è come muoversi fra fabula e intreccio. La fabula è la nostra storia allo stato puro, in ordine cronologico o in ordine di causa-effetto.
Tutta la vicenda, dall’inizio cronologico alla fine:
“Mario si sveglia, si lava, si veste, fa colazione, esce, sale in auto, buca una gomma, ecc.”
Spesso gli autori preferiscono movimentare il ritmo sovrascrivendo l’intreccio alla fabula, ovvero dare una disposizione cronologica differente da quella lineare. Utilizzando la tecnica del flashback o – in caso – del flashforward:
“Mario buca una gomma, era uscito da poco e preso l’auto. Aveva fatto colazione dopo essersi lavato e vestito, il risveglio era stato piuttosto brusco.”
Concentrarsi sulla scrittura dell’intreccio, studiarla e poi applicarla pur avendo ben chiara la fabula, ci permette di dare un ritmo più coinvolgente alla storia, rendendo la lettura pi? entusiasmante. ? uno stile che crea aspettativa e curiosità e spinge a proseguire la lettura, crea mistero nella scoperta dei dettagli e nei componenti di una storia.
Per questo l’esercizio si rivolge maggiormente ai professionisti della scrittura! Stiamo infatti parlando già in termini d’intreccio. L’intreccio è la modalità narrativa che scegliamo per raccontare i fatti. Possiamo scegliere se avvalerci, cioè, di prolessi e analessi, mischiando per così dire il prima e dopo dei fatti accaduti. La prolessi, che spesso viene definito “flashforward” o anticipazione, con cui si anticipano avvenimenti futuri. La troviamo, per esempio, in un romanzo che comincia dalla morte del protagonista. In termini di fabula, l’inizio e la fine in questo caso arrivano a coincidere. La analessi, molto più frequente, è detta anche “flashback” o retrospezione: si trova quando per esempio un personaggio racconta il suo passato o l’autore torna indietro e narra fatti passati per spiegare, ad esempio, il comportamento del protagonista.
È il momento del nostro esercizio: prendiamo una trama classica e raccontiamola al contrario, partendo cioè da un punto qualsiasi e tornando indietro fino all’inizio della vicenda. All’apparenza il gioco sembra semplice, in realtà l’esercizio è piuttosto complesso.