C’è una massima generalmente citata da tutti coloro che parlano di scrittura creativa e che recita “Se vuoi fare lo scrittore, devi fare due cose sopra le altre: leggere molto e scrivere molto. Non conosco stratagemmi per aggirare questa realtà, non conosco scorciatoie.” La frase appartiene a Stephen King e anche noi l’abbiamo sottolineata in varie occasioni nei nostri articoli, video e podcast. Non inizieremo ora quindi a contraddire questa semplice realtà tanto bene espressa da King, ma vogliamo riflettere su un elemento chiave di questo processo creativo: il tempo.
La vita di ogni giorno, infatti, ci porta via una quantità sempre maggiore di tempo vitale, di tempo che possiamo dedicare alla lettura e alla scrittura e quindi al miglioramento delle nostre capacità tramite l’esercizio quotidiano. Questo articolo si rivolge soprattutto ai genitori, o neo-genitori scrittori emergenti o esordienti, con qualche consiglio per trovare il tempo per scrivere e non smettere di esercitarsi.
Trovare il tempo per leggere non è qualcosa di troppo complicato. Abbiamo il libro sul tavolino, per quanto il nuovo arrivato in casa possa essere turbolento ci permetterà sempre di avere quei 10 minuti necessari a riprendere la pagina proprio dove poggia il segnalibro. Se poi usiamo un ebook reader ci basta accenderlo e proseguire la lettura, magari anche solo di qualche pagina prima di ricominciare a dare tutte le nostre attenzioni a chi ne ha bisogno. Un altro strumento innovativo a sostegno del nostro desiderio di leggere è l’audiolibro, un grandissimo alleato di chi ha poco tempo a disposizione ma una grande fame di storie.
Quando si arriva allo scrivere le cose si fanno però più complesse. Abbiamo bisogno di calma, concentrazione e una certa dose di isolamento dal mondo esterno, possiamo quindi ricorrere a qualche piccolo strumento di ottimizzazione del tempo.
Per prima cosa, cerchiamo di utilizzare i momenti di quiete, soprattutto quando il nostro frugoletto è ancora piccolo, sfruttiamo i momenti in cui dorme per lavorare sulle nostre pagine. Certo, abbiamo bisogno di riposo anche noi, ma di certo non può mancarci la resilienza se vogliamo scrivere, giusto? A volte scrivere è semplicemente più importante che… dormire. Naturalmente non possiamo scrivere per tutta la durata del sonno del bambino, non siamo automi, ma possiamo ritagliarci il nostro spazio. Se siamo troppo stanchi per dedicarci alla scrittura classica, battendo sui tasti della tastiera o facendo scivolare la penna sul foglio, possiamo ricorrere nuovamente alla tecnologia: oggi abbiamo a disposizione diversi sistemi (app, siti, software) per trascrivere quello che ci frulla nella testa semplicemente dettandolo in un microfono. Non è certo “scrivere”, ma può decisamente aiutarci a tenere traccia delle nostre idee.
A volte la stanchezza, o i pensieri legati agli impegni quotidiani, bloccano la nostra creatività e ci impediscono di concentrarci su nuove idee. Questo genera spesso dei blocchi creativi perché la creatività raramente può essere forzata in quanto basata su impulsi che vengono generati automaticamente dal nostro cervello. Spesso succede che tentiamo di forzare la produzione di tali impulsi finendo contro un muro invalicabile. Niente panico! Smettiamo di forzarci a fare le cose e dedichiamoci ad altro, ad esempio revisioniamo i testi dei nostri “lavori in corso”, raffiniamo le nostre frasi, correggiamo refusi ed eventuali problemi di continuity.
Il consiglio principe, comunque, è quello della pianificazione. Se abbiamo la buona abitudine di pianificare le nostre storie, gli intrecci, i personaggi e tutti gli elementi della trama dei nostri lavori, allora possiamo facilmente prendere la penna e dedicarci alla scrittura – nei pochi minuti che possiamo ritagliarci come neo-genitori – grazie all’accurato lavoro preventivo che abbiamo svolto, propedeutico al nostro testo. Pianificare prima significa risparmiare tempo dopo, tempo che spesso non abbiamo.
Ad ogni modo non scoraggiamoci troppo se non riusciamo a scrivere qualcosa ogni giorno, raramente nella vita esiste il tutto o niente. Cerchiamo piuttosto di trovare il nostro equilibrio e proseguire sulla strada che meglio funziona per noi.