Dopo la pubblicazione dell’articolo sull’ottimizzazione del tempo per genitori scrittori, abbiamo ricevuto vari commenti e messaggi il cui contenuto può essere riassunto come: “non serve essere genitori, già non ho tempo per scrivere ora senza marmocchi in mezzo!”
Verissimo. Viviamo una vita frenetica e ogni minuto libero sembra una conquista. In fondo la giornata è fatta di quel determinato numero di ore e posso ripetermi fino allo sfinimento il mantra “scrivere qualcosa ogni giorno” ma certe volte sembra proprio impossibile. Devo dividere il mio tempo tra il lavoro: almeno otto ore al giorno, se ho la vaga intenzione di pagare l’affitto anche questo mese; famiglia, amici, partner, insomma la vita, altrimenti manca pure il materiale di partenza per scrivere qualcosa di decente, no”; bisogna pure tenersi in forma e dormire un numero decente di ore per non passare le giornate come zombie ambulanti, senza contare che uno zombie almeno finora non ha mai scritto niente di interessante, a parte forse dieci pagine con l?ostinata ripetizione della parola “cervello”.
Quindi, per dirla in modo diretto e immediato: come troviamo questo maledetto tempo per scrivere? La risposta banalmente è “in ogni occasione possibile”.
Ok, ma che significa?
Ad esempio nei ritagli di tempo al lavoro tra una mansione e l’altra, o magari nella pausa pranzo. Mentre aspettiamo che il bagno si liberi al mattino, l’arrivo dell’autobus o della metro (o che si liberi la strada dal maledetto tizio in doppia fila che ha parcheggiato proprio davanti alla nostra auto). Durante il tragitto casa-lavoro sui mezzi pubblici. Al mattino, prima di uscire se siamo persone mattiniere, o magari alla sera dopo cena se siamo nottambuli, ma attenti a dormire un numero decente di ore, onde evitare il problema zombesco succitato. Possiamo mollare la TV (o i vari servizi di streaming) o anche solo diminuire la fruizione della metà per ritagliare tempo libero per la scrittura. Personalmente mi tiene compagnia lasciar scorrere qualche serie poco impegnativa sullo schermo mentre scrivo la prima stesura di qualcosa.
Cerchiamo di pianificare la giornata in modo da decidere prima quando avremo il nostro tempo di scrittura e la sua durata in linea di massima. Pianificare talvolta ? impegnativo, ma ? il primo passo per organizzare il (poco) tempo a disposizione e se la scrittura è un’attività che riteniamo importante allora merita di avere il suo spazio nella nostra agenda, tra la coda alla posta (a proposito, è un ottimo tempo morto libero per scrivere!), la palestra e la visita medica.”
Anche darci delle scadenze può aiutare: decidiamo una data ultima per le varie fasi della nostra scrittura e facciamo in modo per rispettarla. Siamo professionali se vogliamo scrivere come professionisti! In questo modo possiamo anche, con l’esperienza, elaborare un tempo di scrittura medio per le varie fasi del nostro lavoro e diventare estremamente scientifici e prolifici.