I segreti per centrare il nostro obiettivo editoriale
Avete seguito tutti i consigli di Scrittura Efficace e siete molto soddisfatti del risultat finale? Ora arriva la parte più difficile (un’altra!): presentare il libro a un editore. In modo con-vincente.
Scrivere una “lettera di presentazione” non è mai facile: il rischio di essere noiosi e banali o per niente credibili e boriosi è dietro l’angolo, sempre che qualcuno legga davvero quello che state scrivendo. Nel caso in cui stiate mandando il vostro sudato manoscritto a un editore, però, le parole di presentazione che lo accompagneranno saranno lette con attenzione e potranno essere determinanti non solo per la valutazione del testo, ma per la stessa decisione di leggerlo o meno.
Innanzitutto, è fondamentale scegliere con accuratezza la casa editrice a cui presentare il proprio libro, sulla base almeno di questi 4 parametri fondamentali. Non sottovalutate questo aspetto, è fondamentale partire con il piede giusto.
Poi, se volete rendere interessante il vostro profilo come autori e appetibile il vostro manoscritto, ci sono alcuni errori che dovete assolutamente evitare.
Essere enfatici e sentimentali: la parola d’ordine è “professionalità”. Non scrivete come se steste rivelando a un amico la vostra passione per i libri e la scrittura (che, tra l’altro, viene data per scontata in uno che si è messo a scrivere un libro, perciò non è interessante) e lo struggente desiderio di veder pubblicato il vostro manoscritto. Dovete trasmettere serietà, anche e soprattutto se siete esordienti, perché per emergere è necessario prendere sul serio la scrittura, non ridurla a (solo) passatempo, sfogo o nutrimento del proprio ego. Da cui il prossimo punto.
Essere autocelebrativi: se state mandando il vostro manoscritto a un editore, è ovvio che siete convinti della validità di ciò che avete scritto. Ma ora lasciatela giudicare a lui. Elencare i vostri indubbi e innumerevoli talenti di scrittore non farà che infastidire chi vi legge, generando uno scetticismo che è un pessimo punto di partenza. Limitatevi il più possibile ai dati oggettivi, evidenziando quali sono gli obiettivi (stilistici, strutturali, di genere) che vi siete posti con il testo in questione. Ricordatevi che la sinossi non è uno spot pubblicitario!
Scrivere la vostra biografia: ma come, e nello spazio per la biografia dell’autore cosa metto? La tua biografia essenziale. All’editore non interessa sapere quanto amate i vostri dodici cani, quanto siano piccole pesti i vostri figli, quanto vi piaccia il sushi, dove siete stati in vacanza o quali tormenti adolescenziali abbiate avuto. A meno che il vostro libro non tratti di cani, figli, sushi, ecc. Insomma, la regola è essere pertinenti, dopo le informazioni anagrafiche di base.
Essere generici: affinché il vostro libro appaia meritevole di attenzione, deve presentare qualcosa di diverso dagli oltre 70.000 titoli che vengono pubblicati ogni anno in Italia. Perciò sui suoi elementi di originalità che deve puntare la prima, sintetica descrizione di esso. Non esordite dicendo di aver scritto “un thriller mozzafiato pieno di colpi di scena” o “un rosa pieno di forti emozioni”. E quest’ultima frase è sia un’esortazione, sia una constatazione.
L’abilità di presentare il proprio libro a un editore nel modo giusto può davvero fare la differenza sulla strada verso gli scaffali delle librerie, quindi vale la pena spendere tempo e attenzione per affinare questo aspetto.
L’idea che uno scrittore debba limitarsi a saper scrivere è un falso mito: per affrontare il mondo editoriale è importante conoscerne dinamiche e stili di comunicazione, che Scrittura Efficace ha racchiuso insieme ai suoi migliori consigli di scrittura nello strumento professionale essenziale che ? l’Agenda dello Scrittore.
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