Scrittura Creativa – Come costruire una trama efficace ?

Oltre la passione, strumento senz’altro essenziale per la stesura di un manoscritto, servono tanti accorgimenti e un lavoro che si basa su delle strategie. Da questi pochi ma importantissimi presupposti, nasce lo studio della scrittura creativa; un percorso che possa fungere da spalla al novizio scrittore. In modo che sia possibile dare un’identità al manoscritto ed essere presentato nel migliore dei modi ai futuri editori.

L’editoria è infatti il primo passo da superare prima di arrivare ai nostri veri e propri giudici, i lettori. Non serve solo scegliere la casa editrice che più si addice alla nostra scrittura o al tema che vogliamo trattare, ma bisogna essere in grado di presentare una sinossi (qui per saperne di più su come scrivere una sinossi efficace), e un manoscritto coerente nella sua forma, per avere più possibilità di essere presi in considerazione e risparmiare su un futuro editing.

Per poter fare questo, bisogna partire proprio dalla colonna portante di ogni manoscritto: La trama. Spesso si pensa erroneamente che basti pensare ad una storia accattivante e ben scritta per incuriosire e rapire il lettore. Invece vanno seguiti dei ragionamenti precisi e strategici per stimolare la curiosità nel lettore. Infatti, la scrittura della trama è un’operazione tutt’altro che veloce e coinvolge tutti i fattori più importanti del nostro manoscritto: dai personaggi ai futuri dialoghi.

La trama di un libro non è la vita reale

Questo primo concetto è fondamentale in scrittura creativa. Dobbiamo tenere presente che stiamo scrivendo un libro, e per quanto debba ricalcare la realt? nel suo organigramma, non dev’essere noioso. La vita reale è costellata di momenti che trasposti in un libro risulterebbero noiosi oppure “inutili” ai fini del contesto narrativo. È opportuno eliminare la sequenza casuale dei fatti, ma creare una vera e propria concatenazione di azioni che producono una causa/effetto credibile. La casualità rende il filo discorso e la narrazione dei fatti inconsistente.

Per arrivare a questo obiettivo, un’opera narrativa deve rispondere alla domanda drammaturgica principale. È un invisibile percorso che prende forma con l’unione tra il protagonista, il suo scopo e l’ostacolo che deve affrontare per arrivare al risultato. La risposta a questa domanda, implicita nella narrazione, può essere solo di tre tipi: si, no, forse. Non esistono vie di fuga, ma risposte dirette e soprattutto concrete. Uno degli errori che vediamo fare più spesso, è la risoluzione del “problema” attraverso un miracolo, o qualche azione illogica.

Nulla di più sbagliato. Ricordate i libri che avete amato di più, o le storie dei grandi classici della letteratura. Con un po’ di attenzione, noterete che in ognuna di queste opere, nulla è lasciato al caso. Prendiamo un paio di esempi: Per chi suona la campagna di Hernest Hemingway e Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen. Nell’opera di Hemingway la domanda che viene posta è se Robert Jordan si salverà dalla missione militare. In Orgoglio e Pregiudizio la domanda è ancora più semplice: Elizabeth sposerà Darcy ?

Il protagonista e il suo obiettivo

Come dicevamo poc’anzi, è importante individuare la domanda drammaturgica principale della nostra opera. Ma per poterlo fare, ancor prima di questo, è necessario pensare al nostro protagonista e al suo obiettivo da raggiungere. Naturalmente l’ideazione e la scrittura di un personaggio multidimensionale compiuto è alla base di una storia coinvolgente. Sia da un punto di vista emotivo, sia da un punto di vista narrativo. Obiettivo, però, fa rima con “conflitto”. Il conflitto è infatti fondamentale come motore portante della storia. Una tecniche di scrittura molto utilizzata è la focalizzazione sulla triade DESIDERIO-OSTACOLO-CONFLITTO. Questo tema è largamente affrontato all’interno dei corsi di scrittura creativa di Scrittura Efficace, come ad esempio quello organizzato per l’Istituto Armando Curcio.

Naturalmente questi sono soltanto due fra i molteplici spunti.

 

Lascia un commento